Re assoluto della Valpolicella, l’Amarone è uno dei vini DOCG più rinomati e pregiati d’Italia. A lungo considerato un prodotto esclusivo di nicchia, la sua commercializzazione è iniziata davvero soltanto nel dopoguerra, nel 1953, ed è oggi ormai un vanto indiscusso dell’enologia italiana.
Secondo la tradizione, questo vino nacque nel 1936 nella Cantina Sociale della Valpolicella grazie a un “errore” di Adelino Lucchese: scordatosi di travasare una botte di Recioto, lo assaggiò dopo l’involontario invecchiamento e ne scoprì la bontà, coniandone il nome “Amarone” dovuto al suo sapore decisamente più amaro del Recioto.
La zona di produzione del vino Amarone della Valpolicella DOCG è, secondo il disciplinare, ristretta a 19 comuni dell’omonima valle: in particolare, i comuni di Marano, Fumane, Sant’Ambrogio, Negrar e San Pietro in Cariano danno vita all’Amarone della Valpolicella Classico DOCG.
Caratteristiche vino e vitigni
I vitigni ammessi sono la Corvina veronese, dal 45% al 95%, Corvinone, che può sostituire la Corvina per un massimo del 50%, Rondinella, dal 5% al 30%, Molinara, per un massimo del 25% e fino al 15% di altri vitigni a bacca rossa autoctoni della provincia di Verona.
I grappoli destinati alla produzione dell’Amarone vengono vendemmiati per primi, rigorosamente a mano, e stesi con cura in un unico strato sulle arelle, graticci spesso realizzati in canna di bambù che garantiscono la giusta areazione per evitare la formazione di muffe e permettere il giusto appassimento. Questa fase dura almeno fino a gennaio ma molti produttori preferiscono aumentarne la durata per esaltare i profumi del prodotto finale.
La pigiatura avviene da gennaio in poi: la fermentazione parte di solito lentamente per via delle basse temperature del periodo e porta il vino a raggiungere i 16 gradi. Il vino così prodotto viene dunque messo in grandi botti da 80 o 100 ettolitri, secondo il metodo tradizionale, oppure in barrique.
Aromi e note di degustazione
L’affinamento in legno dell’Amarone può durare da un minimo di 3 anni a un massimo di 5 anni ed è la fase che più caratterizza il prodotto finale, donandogli note intense e inconfondibili, un gusto rotondo e tannini morbidi, il colore intenso rosso rubino e una lunga vita.
Il bouquet rivela note intense di ciliegia e ribes, di liquirizia, cioccolato, tabacco e caffè.
Abbinamenti Amarone cibo
Elegante ed equilibrato, l’Amarone della Valpolicella è un vino delizioso per abbinare piatti ricchi della tradizione locale, a base di formaggi stagionati e cacciagione, brasati, arrosti, spezzatini, ma anche primi rustici come la pasta e fagioli veneta ed è l’ingrediente fondamentale di uno dei piatti più raffinati del Veronese, il risotto all’Amarone.
Tuttavia, il modo migliore per apprezzarne le qualità è consumarlo da solo come vino da meditazione, a fine pasto.